dal 22 al 24 luglio ROBERTO LATINI
COMUNE DI PERITO (SA)

“Where is this sight?”

 

“Dov’è questo spettacolo?” è la prima battuta di Fortebraccio nell’ultima scena di Amleto. 
Fortebraccio arriva in scena e chiede di vedere, di guardare. 
Fortebraccio, il sopravvissuto, il puntualissimo, quello che arriva nel momento esatto in cui è tutto appena finito.  Fortebraccio, quello che spesso l’Amleto lo fanno finire alla battuta precedente, quando “il resto è silenzio”,  quello che fino a quel momento è dimenticabile, dimenticato, improvvisamente, mentre tutto finisce, eredita la scena e la prima cosa che fa è domandare. Fortebraccio arriva e vorrebbe guardare, vorrebbe vedere, poter vedere.

Chiede di essere ammesso:- Where is this sight?
Dov’è questa visione? Forse nella duplice accezione di vedere e immaginare.
Dov’è questo spettacolo? 
Dove devo guardare per vedere quello che c’è da vedere?
Dove devo guardare per l’immaginazione?
Dove guardare per immaginare?
Dov’è questo teatro?

Sono queste le domande che muovono la mia proposta di laboratorio in un percorso intorno alla scrittura che diventa scenica.
Teorie e pratiche, riflessi e riflessioni, in forma di esercizi di costruzione e decostruzione della sintassi e nella sollecitazione delle grammatiche fondamentali che sono “ascolto” e “relazione”.


Roberto Latini
Attore, autore, regista, è nato a Roma, città dove si e formato presso Il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, diplomandosi nel 1992. Fondatore negli anni delle compagnie Teatro Es, Clessidra Treatro, è il fondatore di Fortebraccio Teatro, compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività culturali dal 1999 al 2018. Si è laureato discutendo una tesi in Metodologia e Critica dello Spettacolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Tra gli altri, ha ricevuto il Premio Sipario nell’edizione 2011 per Noosfera Lucignolo, il Premio Ubu 2014 come Miglior Attore per il ruolo di Arlecchino ne Il servitore di due padroni, regia di Antonio Latella, il Premio della Critica nel 2015 per I giganti della montagna, il Premio Ubu 2017 come Miglior Attore per Cantico dei cantici. Il Premio Le Maschere del Teatro Italiano nel 2021 nella categoria Miglior Spettacolo per Mangiafoco.
Da alcuni anni incontra attrici e attori attraverso laboratori intitolati “l’attore senza spettacolo”, “where is this sight?” e “del pieno del vuoto”. Ha diretto il Teatro San Martino di Bologna dal 2007 al 2012. Tra i suoi titoli più recenti, Venere e Adone (2022), L’Armata Brancaleone (2021), Mangiafoco (2019, drammaturgia, regia e interpretazione), In exitu di Giovanni Testori (2019, diretto e interpretato), Sei. E dunque perché si fa meraviglia di noi? da Luigi Pirandello (drammaturgia e regia), ll teatro comico di Carlo Goldoni (produzione Piccolo Teatro di Milano) tutti e due del 2018, Quartett di Heiner Müller (regia), Cantico dei cantici (adattato, diretto e interpretato), entrambi del 2017.

MODALITÀ ISCRIZIONE

Per iscriversi è necessario inviare una mail con curriculum, foto e lettera motivazionale a cilentartclass@gmail.com

Numero massimo partecipanti: 10 partecipanti – 2 uditori

Le domande dovranno pervenire tramite email entro e non oltre il 30 giugno 2022.
L’esito sarà comunicato entro e non oltre il 6 luglio 2022.

La class avrà una durata giornaliera di 6 ore.

L’organizzazione fornirà ai selezionati un elenco di strutture ricettive  convenzionate così da agevolare l’ospitalità della class.