C’è un territorio in Campania, il Cilento, che prende il nome dai monaci benedettini che eressero chiese e monasteri vicino al fiume Alento (cis Alentum significa “al di qua dell’Alento”), e che si estende dalla costa del Mar Tirreno fino all’Appennino, e che comprende un’enorme quantità di città, borghi, litorali, ma soprattutto reperti archeologici alcuni dei quali hanno più di tremila anni.
Un territorio che ha ispirato il più grande cantore dell’antichità, Omero, che scelse Punta Licosa come luogo dove ambientare il celebre episodio del Canto delle Sirene nell’Odissea.
Ma è anche il luogo dove morì Palinuro, il nocchiero di Enea, che ha dato il nome a quella frazione di terra in provincia di Salerno.
Oppure, alla foce del fiume Sele, sorgeva il santuario della dea Era, e lì si fermarono Giasone e gli Argonauti, una volta fuggiti dalla Colchide, per ingraziarsi la dea.
Il Cilento è un territorio pregno d’arte, di storia, di cultura. A Elea (divenuta poi Velia con gli antichi romani) nel VI secolo Senofane fondò la Scuola Eleatica, un mix tra scuola filosofica e medica che ancora oggi ispira gli studenti di tutto il mondo.
In un luogo, anzi, nei luoghi del Cilento Vittorio Stasi, art manager di origini cilentane, ha deciso di ideare un festival multidisciplinare che promuovesse le arti performative in una cornice bucolica come quella dei comuni dell’entroterra e delle coste Cilentane.
Cilentart Fest si pone come obiettivo quello di far scoprire attraverso l’arte e lo spettacolo dal vivo un territorio che offre squarci di bellezza da non lasciare indifferenti. È l’arte ad entrare in questi borghi, ma è soprattutto la bellezza di questi borghi che contamina la creazione artistica delle compagnie ospitate, in un do ut des costante tra artisti e maestranze del territorio.
Il festival nasce nel 2021, in un momento di isolamento tra le persone, immaginando un modo per rompere questo isolamento “invadendo”, sempre nel rispetto dell’ambiente e della natura circostante, i comuni del Cilento attraverso diverse forme d’arte contemporanea.
Giunto alla sua terza edizione, quest’anno la rassegna si arricchisce ancora di nuove tappe.
L’edizione 2023 coinvolgerà i comuni di Capaccio Paestum, Agropoli, Gioi, Perito, Moio della Civitella, Lustra, Prignano Cilento, Omignano e San Giovanni a Piro, andando così sempre di più a rafforzare il concetto di rete e di partecipazione, elementi portanti del festival.
Fondamentale è stato, per la nascita di Cilentart, il grande sostegno dal Teatro Pubblico Campano e dal suo direttore Alfredo Balsamo, che ha creduto fin dall’inizio nel progetto e nella sua visione artistica.
Il festival aderisce a La Campaniaè ed è sostenuto dalla Regione Campania e dal Ministero della Cultura.
Altro elemento fondamentale di questo progetto sarà il suo valore green e l’impatto sostenibile nei luoghi ospitanti: tutti i lavori artistici avranno la caratteristica di svolgersi all’alba e al tramonto in location naturali senza prevedere il montaggio di palchi, strutture sceniche e luce artificiale. Il valore artistico dei lavori andrà ad incontrare la luce naturale e la bellezza intrinseca di questi borghi.
DIREZIONE
Alfredo Balsamo & Vittorio Stasi
COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO
Luisa Liguoro
ASSISTENTE ALLA DIREZIONE
Sonia Mingo
RESPONSABILE COMUNICAZIONE
Simona Rocco
UFFICIO STAMPA
Raimondo Adamo
DIREZIONE TECNICA
Dietro le Quinte/Vincenzo Carola
GRAFICA & WEB DESIGNER
Giuseppe Ferrigno
WEB MASTER
Marco Vicinanza
FOTO & VIDEO
Niccolò Bressan Degli Antoni
ILLUSTRAZIONE
Adriano Popolo Rubbio
AMMINISTRAZIONE
Teatro Pubblico Campano
COMUNE DI CAPACCIO PAESTUM
Franco Alfieri
COMUNE DI AGROPOLI
Roberto Mutalipassi
COMUNE DI SAN GIOVANNI A PIRO
Ferdinando Palazzo
COMUNE DI PERITO
Pietro Apolito
COMUNE DI PRIGNANO C.
Michele Chirico
COMUNE DI GIOI CILENTO
Maria Teresa Scarpa
COMUNE DI OMIGNANO
Raffaele Mondelli
COMUNE DI MOIO DELLA CIVITELLA
Enrico Gnarra
COMUNE DI LUSTRA
Luigi Guerra