
primo studio
coreografia Roberto Zappalà
musica David Lang
danza e collaborazione Maud de la Purification (Premio Danza&Danza 2023 danzatrice dell’anno)
e con Roberto Zappalà
da un’idea di Roberto Zappalà / drammaturgia Nello Calabrò
assistente alle coreografie Fernando Roldan Ferrer
realizzazione costumi Majoca
una produzione Scenario Pubblico | Compagnia Zappalà Danza – Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza
in collaborazione con Cilentart Fest
con il sostegno di MiC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo
DURATA SPETTACOLO *30m
Ogni liturgia è determinata da uno spazio fisico e da una serie di azioni che si compiono in relazione a questo spazio (per esempio la messa all’interno di una chiesa per la liturgia cattolica).
Nella danza, i corpi e lo spazio che li ingloba eseguono insieme un’azione creatrice, una liturgia concreta e simbolica che diventa un cerimoniale laico.
In Corpi liturgici i due danzatori/performer vivono nella creazione di Roberto Zappalà una contrapposizione: si ancorano alla terra/palcoscenico e tendono a (s)fuggire verso un “altrove”.
Da queste contrapposizioni si crea una dialettica che evoca e produce, attraverso il movimento, una tensione delicata e una ricerca incessante; un’aspirazione verso un altro da sé, concreto e metafisico, una trascendenza verso il sacro e lo spirituale.
La creazione di Roberto Zappalà vuole anche essere, in occasione dell’ottavo centenario della morte, nel 2026, una sua personale dedica al santo di Assisi.
Corpi liturgici è una preghiera, un inno alla vita, una lode alla natura attraverso il corpo, perché il corpo umano è per il coreografo metafora del creato e sua lode. E non è certo un caso che la composizione che ha ispirato Zappalà per la creazione, “Just” di David Lang, ha come riferimento il Cantico dei Cantici.
La semplicità e il rigore del dispositivo scenico fa da catalizzatore alla partitura coreografica che agisce per polisindeti come nella composizione poetica francescana.
I “laudato sì…” di San Francesco sono per Zappalà rivolti alle parti del corpo: i gomiti, le ginocchia, i polsi, il collo, le caviglie, le dita… in una liturgia coreografica che parte dal suo linguaggio codificato, MoDem, per poi liberarsene ed “esplodere.
Sempre in Zappalà come, si parva licet in Francesco, si propende per il rapimento e l’estasi piuttosto che per i contenuti dottrinali e l’enunciazione speculativo-filosofica, consapevoli, come ci ricorda Wislawa Szymborska, che in questa balera che è la terra, tutti “siamo ospiti speciali e distinti e balliamo al ritmo dell’orchestrina locale”.
Da 35 anni Roberto Zappalà corre e racconta, come nessun altro, un sud vivo e vibrante insieme alla sua Compagnia «con tenacia, lucidità, visione e continua voglia di andare avanti, di perfezionare la sua poetica, di dare una casa alle sue idee di danza, naturalmente umanista e filosofica.» (Silvia Poletti, delteatro.it).
Roberto Zappalà é direttore artistico e coreografo della Compagnia Zappalà Danza, che ha fondato nel 1990 a Catania. Realizza per la propria compagnia oltre 85 creazioni, tra queste “A.semu tutti devoti tutti?” (2009, ripresa nel 2019) e “La Nona-dal caos, il corpo” (2015) hanno ricevuto il Premio Danza&Danza Produzione Italiana dell’Anno. Progettualità articolate hanno accompagnato il percorso creativo del coreografo catanese, da ‘re-mapping-sicily’, inedita rilettura della Sicilia per mezzo del suo personale linguaggio, a ‘Transiti Humanitatis’ con cui continua a raccontare l’umanità tramite i gesti e il corpo, la loro storia, la loro trasformazione nel tempo e nello spazio, o al contrario la loro permanenza immutabile.
Diverse inoltre le collaborazioni con altre compagnie, tra queste Balletto di Toscana, la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, Norrdans (S), ArtEZ Arnhem (NL), la Fondazione Theaterwerkplaats Generale Oost (NL), Goteborg Ballet/Opera di Goteborg (S), Staatstheater am Gaertnerplatz (DE). Nel 2011 realizza le coreografie della cerimonia di apertura dei Mondiali di Scherma. Nel 2016 cura il progetto “Parata Urbana” per il Défilée della Biennale di Lione.
Ha collaborato con registi d’opera quali Federico Tiezzi, Daniele Abbado e Giorgio Barberio Corsetti e con artisti del panorama internazionale tra questi Giovanni Sollima, Paolo Fresu, Fabio Vacchi, Puccio Castrogiovanni, Vincenzo Pirrotta, Luca Ballerini, Alfio Antico, Gianluigi Trovesi, Nello Toscano e altri. Con Christian Graupner (Humatic, Berlino) ha realizzato l’installazione interattiva “MindBox”, secondo premio al Guthman Musical Instrument Competition (Atlanta/USA 2011). La Malcor D’ ha pubblicato il suo libro Omnia Corpora sulla metodologia del suo lavoro.
Roberto Zappalà è responsabile della fondazione di Scenario Pubblico a Catania, inaugurato nel 2002 e sede della Compagnia Zappalà Danza. Primo esempio in Italia di centro coreografico europeo, la struttura ha ottenuto nel 2015 il riconoscimento del Ministero della Cultura come Centro Nazionale di Produzione della Danza, e nel 2022 è stata ulteriormente valorizzata con il titolo di Centro di Rilevante Interesse Nazionale.
Il suo stile coreografico, dopo anni di ricerca del movimento insieme ai suoi danzatori, è divenuto un linguaggio con una sua ben definita e singolare identità denominato MoDem, Movimento Democratico. Ogni anno Roberto Zappalà seleziona un gruppo di danzatori dal percorso MoDem Pro che confluiscono nella CZD2 compagniazappalàdanza2 oggi vera fucina per la compagnia ufficiale.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, nel 2013 gli viene assegnato il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, nel 2022 il Premio Hystrio ‘Corpo a Corpo’ e, nel 2024, il Premio Internazionale alla Carriera Città di Foligno.
Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza è Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza. Il riconoscimento a CRID arriva nel 2022 a coronamento della lunga storia della Compagnia Zappalà Danza e del suo fondatore Roberto Zappalà; 35 anni di attività ricca di successi internazionali e non ultimo la realizzazione 23 anni fa di uno spazio all’avanguardia, Scenario Pubblico, primo esempio in Italia di centro coreografico europeo, che insieme a MoDem, il linguaggio della Compagnia Zappalà Danza, ha velocemente cambiato la percezione della danza nella città di Catania e si è imposto in ambito nazionale.
Produzione, ospitalità, residenze, workshop, incontri, videomaking della danza, pubblicazioni e molto altro, rendono Scenario Pubblico/CZD un luogo dove la danza può esprimere tutto il suo potenziale.
Numerosi i partner nazionali e internazionali e la rete di collaborazioni sul territorio che hanno permesso di attivare diverse progettualità articolate e multidisciplinari, pensate anche per le fasce di pubblico più svantaggiate.
La Compagnia Zappalà Danza si distingue per la disponibilità di un repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico del coreografo, del suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò e dei danzatori che negli anni hanno permesso la realizzazione di oltre 85 produzioni prevalentemente a serata intera, ospitate in tutto il mondo da teatri e festival di rilievo internazionale. Caratteristica delle creazioni è anche il rigoroso lavoro sul linguaggio MoDem che nel tempo è stato costruito. Tra i premi ricevuti, il Premio Danza&Danza per “A.semu tutti devoti tutti?” e “LA NONA”.
Tramite il protocollo d’intesa “Be resident. Nella città la danza” la Compagnia Zappalà Danza ha attivato un’importante collaborazione con il Teatro Massimo Bellini di Catania per il triennio 2023-2025.
Nata nel 1983 in Francia, dopo essersi formata alla Scuola Nazionale di Marseille e al Conservatorio Nazionale di Tolosa, ha lavorato con il Ballet National di Marseille e con il Ballet du Capitole di Tolosa.
Tra il 2006 e il 2009 ha collaborato con il Nederlands Dans Theater II in Olanda, con il Sidra Bell in New York e con Hiroaki Umeda in Berlino. Inizia la sua collaborazione con la Compagnia Zappalà Danza nel 2011 come danzatrice, partecipando alle principali produzioni della compagnia.
Nel 2017 ha partecipato al progetto Three Times Rebel di Marina Mascarell, sostenuta da KORZO Productions (NL).
È assistente di Roberto Zappalà e docente del linguaggio MoDem della Compagnia Zappalà Danza. Negli ultimi anni ha iniziato un proprio percorso coreografico, tra le creazioni realizzate, “Siamo” per la CZD2 – compagniazappalàdanza2.
Nel 2023 ha vinto il Premio Danza&Danza come danzatrice dell’anno.
Mercoledì 6 agosto – ore 19:30
Chiesa di San Francesco – Agropoli
info@cilentartfest.it