UNO NESSUNA CENTOMILA
regia Nadia Baldi
con Martina Carpino, Francesca Morgante, Piera Russo, Isabella Trodini
produzione Teatro Segreto
Un titolo che ricorda un classico. E’ invece un titolo che parafrasato racchiude la drammaticità di alcune condizioni delle donne. Uno è quel maschile che considera la donna un oggetto di proprietà. Nessuna perché spesso la donna si annienta in un rapporto di dipendenza affettiva fino a sparire. Centomila sotto le tante storie che purtroppo segnano in maniera devastante il destino delle donne.
Uno Nessuna Centomila racchiude 4 monologhi che attraverso l’ironia e l’amarezza delle scritture ci accompagna in quel mondo asfissiante in cui la donna non riesce a godere della propria libertà espressiva ed emotiva.
La corona
di Dario Postiglione
con Martina Carpino
Nella sporca faccenda di Creta sappiamo tutto di Teseo, ci sono state fornite innumerevoli versioni del Labirinto e del mostro che lo abita, di chi lo ha costruito e di chi lo ha ordinato. Meno sappiamo di Arianna, di cui tutti ricordano il filo. Figlia di un tiranno, sorella di un mostro, amante di un eroe, sposa di un dio: Arianna è da sempre in balìa del capriccio di un altro, condannata a subire le azioni di uomini e dèi. Attraversando con lei le stanze di un Palazzo che pare non avere inizio né fine, la sua voce ci guida in una zona ambigua del mito, là dove eroi e mostri si equivalgono, i labirinti non conducono in nessun luogo, gli dèi sono statue che non parlano, la luce del sole infittisce gli enigmi.
Lido per mari unici
di e con Francesca Morgante
Una bambina, una donna, una ragazza, un uomo, un vecchio, un ricordo, un lancio, una parola. Come detriti lasciati dal mare e come il mare, gli incontri di un essere umano bagnano il percorso in una geografia alterata di emozioni. Il mare di cui ci si bagna ha un suo aneddoto, una sua frase, un suo nome, un suo volto. Va da sé che, trattandosi di un mare sconosciuto a molti, resta unico, nel senso di “raro”, “irripetibile”, come le voci che attraversano la vita della protagonista. Ci si addormenta e ci si risveglia a suon di schiaffi e risate e poi la luce, accesa dall’interruttore degli eventi, rende tutto chiaro e limpido, come l’acqua del mare.
Piacere mio
di e con Piera Russo
Simon è una donna che tenta di rispondere a un grande quesito: che cos’è una donna. Nel viaggio alla ricerca della risposta incontra tante parole dense come “piacere” “bellezza” valore”. Il dizionario etimologico che porta sempre con se, fedele amico per non perdersi nei luoghi comuni, l’aiuta a comprenderne il significato ma nella realtà è tutt’altra storia. Tanti personaggi si rapportano a lei, tra i quali la madre appassionata lettrice di libri di economia domestica, e la faccenda si fa sempre più confusa. Le toccherà interrogare le sue profondità per trovare le risposte che cerca.
Ma’ dimmi che mi vedi
liberamente tratto dal libro La’ dove inizia l’orizzonte di Carmine Ammirati
di e con Isabella Trodini
In mare aperto, cullati tra le onde, la nostra anima viaggia. Fuori dal tempo, sospesa. Un rapporto viscerale quello tra madre e figlia: un excursus delle loro esperienze e della loro complicità, fino al distacco. Un distacco forzato. Si cita il “Re del Pop” quasi come un poeta moderno, un monito nel rispetto del sangue che ancora scorre nelle nostre vene, della vita che ancora pulsa, nonostante tutto. Cercando di Comprendere che condividere il proprio dolore può aiutare qualcuno a scegliere un altro finale, magari più colorato.
26 agosto – ore 19.30
LUOGO EVENTO
Località Tempetella – Salento
COSTO BIGLIETTO
3 euro
MODALITÀ PRENOTAZIONE
Per la visione dello spettacolo è necessario prenotarsi inviando una mail a info@cilentartfest.it indicando nome, cognome, recapito telefonico e numero di posti. Sarà possibile ritirare il proprio biglietto mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo presso il botteghino collocato nei pressi del luogo dello spettacolo.